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Avatar di Chiara Bandelloni

Adoro tutti i mezzi e le dinamiche in cui i contenuti, col passare del tempo, non invecchiano ma sedimentano. Come ci si può impegnare per una storia che sparisce dopo 24 ore o per un post destinato all’oblio in meno di una settimana? E cosƬ diventa un circolo vizioso.

Per questo amo le newsletter - e amo anche YouTube, perchĆ© pur essendo soggetto ai capricci dell’algoritmo, un video ben fatto dopo 1-2-tot anni vive di vita propria e probabilmente anche più florida rispetto agli esordi.

Torniamo a concentrarci sui contenuti destinati a rimanere, per quanto possibile nell’ecosistema digitale.

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Avatar di Andrea Zurini

In un mondo dominato dallo scroll, leggere e scrivere restano atti di resistenza.

La lettura lenta, quella che richiede attenzione e tempo, ĆØ oggi un gesto quasi sovversivo. E la scrittura – quella che si prende la briga di costruire un pensiero e non solo un contenuto – lo ĆØ ancora di più.

Condivido in pieno questa riflessione: le newsletter sono spazi che proteggono il pensiero dalla bulimia informativa e dall’economia dell’attenzione. Personalmente, ho trovato nella lettura e nella scrittura due strumenti per rallentare il tempo e dare forma a riflessioni che i social, spesso, non riescono nemmeno a ospitare. La newsletter, come dici bene, non ĆØ nostalgia. ƈ una forma contemporanea di cura. Un giardino, certo, ma anche una palestra mentale.

E forse il punto ĆØ proprio questo: non si tratta solo di ā€œcontenutoā€, ma di contenere qualcosa. Un’idea, un’intenzione, una voce. In un'epoca in cui tutto sembra dover essere immediato, leggere diventa una forma di esercizio del dubbio. E scrivere, una forma di fiducia: che da qualche parte, qualcuno leggerĆ  davvero.

Grazie per averlo detto cosƬ bene.

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