✉️ Lo stato delle newsletter in Italia, il report 2024.
Lo studio che approfondisce come i newsletterati italiani gestiscono, promuovono e monetizzano le loro newsletter.
Un salutone dalla canicola milanese 🥵
Il ritmo di pubblicazione, avrai notato, è lento e rilassato. Ma cerco comunque di tenerti compagnia.
Oggi lo farò pubblicando un interessantissimo report sullo stato di salute delle newsletter italiane.
NB: Non sono un data analyst di professione: perdona eventuali sviste.
Il panorama delle newsletter in Italia è in continua evoluzione, e il mezzo, seppur meno diffuso rispetto ai social, si conferma ancora fondamentale per una comunicazione diretta con i propri iscritti, meno legata agli algoritmi e agli sbalzi d’umore delle piattaforme di turno. Probabilmente più autentica, e incredibilmente potente per il proprio personal branding (e questo ve lo posso assicurare).
Lo studio approfondisce come i creator italiani gestiscono, promuovono e monetizzano le loro newsletter, rivelando quali sono i trend principali e le tattiche adottate.
Quello che ho riscontrato, nella redazione del report, è che stiamo assistendo a una lenta ma graduale professionalizzazione del formato e che le newsletter sono diventate un asset comunicativo molto importante per creator e professionisti.
Le autrici e gli autori che hanno partecipato al survey sono stati 84, non tantissimi ma nemmeno pochi. Il prossimo anno cercherò sicuramente di dare più risalto al progetto, in modo da ottenere più feedback, ma quello che ho notato è che ci sono ancora tanti spazi di crescita per le newsletter italiane, che rimangono ancora colpevolmente indietro - in termini promozionali e numerici - nei confronti dei corrispettivi spagnoli o francesi (che possono vantare invece un fervente ecosistema; ma di questo ne parlerò più avanti).
Lascio comunque al report raccontare, numeri alla mano, qual è lo stato di salute del settore, e a te trarre le dovute considerazioni.
Spero che tu possa trovare la lettura tanto piacevole quanto è stato per me redigerlo.
Il giorno in cui il mondo ha riscoperto il Blue Screen of Death di Windows (e quanto è brutto viaggiare in aereo quando capita una cosa del genere).
Un motore di ricerca per idee imprenditoriali.
I miei musicisti preferiti sono ormai quasi tutti defunti, ma non critico il delirio collettivo nei confronti di Taylor Swift, che si è esibita giusto qualche settimana fa qui a Milano in due date sold out, e che pare abbia smosso anche l’intera economia nazionale. Se ti chiedi il perché di tutto questo successo, l’approfondimento de Il Post ti tornerà utile.
La realtà dei nomadi digitali non è sempre idilliaca: l’articolo sfata il mito della vita ideale ed evidenzia come il nomadismo digitale comporti sfide significative, tra cui solitudine e disparità di genere.
La popolazione mondiale sta invecchiando inesorabilmente, e così anche i nostri cervelli. Ciò potrebbe avere un impatto devastante sulla società e sull’economia. Questo deep dive pubblicato su Exponential View è tanto interessante, quanto preoccupante.
Un punto di vista intrigante: il Prompt Engineering non è una competenza del futuro ma un passaggio intermedio.
I rischi dell'eccessiva dipendenza da metriche e algoritmi, possono far perdere d’efficacia molte campagne. D’altronde, come dice l’autore Yakob, se il lavoro creativo fosse deterministicamente prevedibile, gli studi cinematografici sfornerebbero solo grandi successi. Questo è il momento del quantum advertising.
So che per un brand strategist affermare ciò è oltraggioso, ma cercare di rendere interessante un prodotto intrinsecamente noioso è pressoché inutile. Meglio allora utilizzare la cosiddetta Toilet Paper Rule.
La Coruna è una cittadina a pochi chilometri da Arteixo, la sede principale della Inditex (il gruppo proprietario di Zara). Interessante constatare come la presenza del colosso del fast fashion abbia trasformato completamente la città, che ha potuto beneficiare della fervente creatività e multiculturalità dei suoi dipendenti, provenienti da ogni parte del globo.
LiftOS è un CRM di ultima generazione, ed una valida alternativa a Notion, Asana o Basecamp. SI integra con Google Sheet, Docs o Miro ed è disponibile in offerta Lifetime a 59$.
Se ritieni Microsoft Power BI troppo complesso, allora dovresti dare una chance a Polymer: un SaaS di business intelligence semplice da utilizzare e che si connette con decine di applicazioni esterne.
Maneken è utile per creare mockup di qualsiasi tipo, in modo semplice, e senza dover utilizzare software come Photoshop. Ne avevo già parlato qualche newsletter fa, ma era ancora in beta. Ora è accessibile a tutti e con un piano - limitato - gratuito.
Uso Meco già da un po’ e devo ammettere che leggere le newsletter fuori dalla casella email in tutta calma, in modo più organizzato, è tanta roba. Menzione speciale per l’app: è fatta benissimo.