Uno studio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, afferma che una persona su otto nel mondo sarebbe affetta da disturbi mentali e una persona su quattro potrebbe soffrirne nel corso della vita.
E tra i più giovani i dati sono ancora più allarmanti: il 50% dei disturbi mentali inizia prima dei 14 anni, mentre il suicidio è la terza causa di morte tra i 15 e i 19 anni. Celebre la sentenza di un'autorità britannica che ritenne Instagram colpevole del suicidio della quattordicenne Molly, dopo esser stata esposta a contenuti autolesionisti sulla piattaforma. Dopo i primi allarmi di Frances Haugen, i social network vengono ora (finalmente) incolpati per la maggior parte dei danni alla salute mentale dei più piccoli.
Gli esperti hanno da tempo messo in guardia sul nesso tra l'uso massiccio dei social e i problemi di salute mentale, e coloro che studiano gli effetti della tecnologia sui bambini affermano che gli aspetti negativi superano di gran lunga quelli positivi. E c’è un legame sostanziale con la depressione (che tende ad essere più pronunciata nelle donne) come asserisce Jean Twenge, docente di psicologia alla San Diego State University ed il cui libro, iGen, descrive minuziosamente quanto la tecnologia abbia plasmato la Generazione Z. Jonathan Haidt, uno psicologo della New York University, ha redatto un documento Google di oltre 250 pagine contenente tutti gli articoli pubblicati sull’argomento e che vale la pena approfondire.
Dallo scoppio della pandemia, la conseguente assenza di socializzazione, la guerra e le preoccupazioni per i cambiamenti climatici siamo arrivati quasi ad un punto di non ritorno, che viene definito The Age Of Trauma dalla Harvard Public Health Association.
Ed è buffo constatare come venga riposta così tanta attenzione nel trovare una cura ad un malessere che noi tutti abbiamo contribuito a creare, in un modo o nell’altro.
Fortunatamente, questo tema ha iniziato a rivestire ancor più importanza negli ultimi 2 anni: secondo una ricerca di TheFool/GWI il 63% dei consumatori è maggiormente consapevole dell’importanza della salute mentale, e le diagnosi precoci si sono rivelate fondamentali per migliorare la salute psicologica di molte persone.
Un trend positivo che, inevitabilmente, non poteva lasciare inermi nemmeno gli investitori: secondo Rock Health, dal 2018 le soluzioni di digital health dedicate alla salute mentale, come Calm, Headspace o tutte quelle che permettono di beneficiare di sessioni di sostegno psicologico sostenute da un’assicurazione sanitaria, occupano il primo posto in termini di investimenti. Anche in Italia, gli esempi di Unobravo (votata come startup dell’anno 2022), Empaty o Serenis (che ha anche lanciato una bella newsletter inaugurata da Francesco Oggiano) sono lampanti.
Non sottovalutare la complessità delle cause dei disturbi mentali è fondamentale e se i fattori sociali ed economici giocano un ruolo importante, non sono certo gli unici. Ecco che quindi la tendenza diventa quella della prevenzione, e la prevenzione la si fa con il wellness by design, ovvero l’applicazione del concetto di benessere psicologico nella progettazione di spazi abitativi, interfacce o piattaforme, vedi TikTok e la digital well being.
Possono i brand aiutare il grande pubblico? Sensibilizzazione, certo, ma anche azione, come l'approccio adottato da Asics, ad esempio, il cui acronimo è indicativo dell'approccio sin dagli albori: anima sana in corpore sano. Oltre a incoraggiare i consumatori a praticare una regolare attività fisica, il posizionamento di Asics passa attraverso la ricerca: nel 2021 ha lanciato un progetto di ricerca sull'impatto dello sport sulla salute mentale, con la supervisione del King's College di Londra. Da segnalare anche le iniziative di Spotify, che offre playlist in base all'umore degli utenti e ha depositato un brevetto per una tecnologia in grado di rilevare le emozioni nelle voci dei suoi utenti, o quelle di Pinterest, che ha vietato tutte le pubblicità che incoraggiano la perdita di peso.
È abbastanza? Probabilmente ancora no: è difficile sfuggire agli effetti perversi del digital, e così come con il greenwashing, la tentazione di glamourizzare l'immagine di un brand agli occhi dei consumatori con la scusa della salute mentale, è sempre molto forte.
Ma qualcosa si muove, e per ora va bene così.
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Perché è importante iniziare a investire da subito e quali sono gli strumenti più adatti? I piani di accumulo (PAC) automatizzati in ETF stanno rivoluzionando la maniera in cui le persone pianificano il loro futuro finanziario. Scegli l’importo che vuoi versare ogni mese, scegli gli ETF in cui vuoi che l’importo venga investito et voilà, al resto ci pensa Scalable Capital. Nulla di più semplice. Non è mai troppo tardi per pensare al proprio benessere finanziario, e puoi iniziare ora con solo 1€, senza commissioni.
📰 News
Nel 2022 la somma dei ricavi pubblicitari di Alphabet e Meta è stata inferiore al 50% dell'investimento totale (48,4% per l'esattezza), cosa che non accadeva dal 2014. A chi dare la colpa? Principalmente a Tik Tok, alle piattaforme di streaming e Amazon.
È stata l’operazione di marketing che mi ha colpito di più questa settimana: The Nike x Tiffany & Co. Air Force. Nonostante le altissime aspettative, ha deluso molti fan dei due brand perché alcuni utenti erano riusciti a creare, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, prodotti immaginari molto più particolari di quello reale, tipo questo, questo o quest’altro.
Il proliferare di oscuri venditori di terze parti, descrizioni scritte più per la SEO che per gli utenti e la bassissima qualità di molti prodotti sta portando ad un lento e progressivo imbruttimento di Amazon, o per dirla come il NYMag, junkification.
ChatGPT di OpenAI è forse il più celebre, ma non è il solo, qui una carrellata di altre intelligenze artificiali che inizieremo a conoscere e no, Google Bard non è l’ennesimo competitor di ChatGPT. Ce lo spiega Giorgio Taverniti nella sua ultima
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💡 Learn
Presto non avremo più bisogno di scrivere, dal momento che l'intelligenza artificiale lo farà per noi. E con il tempo libero che avremo, dovremo provare a ripensare a come imparare, lavorare e comunicare.
Una discussione, tra il serio e il faceto, sul canale Reddit di r/ItaliaPersonalFinance su come diventare ricchi, tra imprenditoria, investimenti e grandi botte di culo.
Un’ode alla comunicazione asincrona, perché in molti casi funziona meglio delle call in presenza, ed i benefici che può portare ai team di lavoro di qualsiasi dimensione.
In un documento di Google tutto quello che ti serve conoscere, studiare e comprendere se sei un* strategist (o lo vorresti diventare).
📈 Trends | Stats
11 trend tecnologici da tenere d’occhio in questa infografica di Visual Capitalist.
I mercati emergenti del 2023 secondo il World Economic Forum e i settori sui quali vale la pena investire nel report di ARK Investments.
Patreon ha intervistato oltre 1.500 creator sia all'interno che all'esterno della piattaforma, per scoprire quali ostacoli devono affrontare e come se la stanno cavando in un mondo sempre più dettato dagli algoritmi e ha raccolto tutti i dati emersi in questo report.
Detto senza mezzi termini: il materiale di testo su cui si basano le intelligenze artificiali come ChatGPT potrebbe esaurirsi entro il 2026, perché viene consumato più velocemente di quanto noi siamo in grado di produrlo. Cosa succederà dopo?
⚒️ Tools
Aida
Mò non è che solo copywriter e designer devono temere l’arrivo dell’intelligenza artificiale. Ora anche i web developer possono iniziare a sudare freddo, basta dare uno sguardo a quello che è in grado di fare Aida.
Simplelogin
Un generatore di alias per nascondere il proprio indirizzo email quando ci si iscrive a un servizio online o newsletter (non la mia però). Gratuito fino a 10 indirizzi personalizzati.
VAI ↗
Chatbot Design Studio
Chatbot Design Studio di Tiledesk è il modo più semplice per creare e condividere chatbot e app conversazionali (alimentati dall’intelligenza artificiale) con editor visual, senza codice e con un corposo piano gratuito. E, cosa più figa, c’è un team tutto italiano dietro.