Ciao!
LetMeTellIt raggiunge gli 8000 iscritti (ma che diventeranno già meno, dopo questa newsletter)! Ringrazio tutti, ma soprattutto quelli che mi leggono dal day one.
Informazione di servizio: d’ora in poi le newsletter saranno più brevi, ma spero non meno interessanti. I ritagli di tempo sono sempre meno, quindi bisogna fare di necessità virtù.
In ogni caso sembra fatto apposta: col pupo da accudire mi trovo ora sempre più spesso in casa, dopodiché mi capita di leggere la newsletter degli amici di Hacking Creativity sull’importanza dello stare comodi mentre si lavora e poi l’articolo, già segnalato, sui costi/benefici dello smart working e del lavoro in ufficio. E al di là del luogo di lavoro, parlando sempre di work-life balance, è impossibile ignorare l’impatto della tecnologia sul nostro modo di lavorare.
Oggi lo smart working è sempre più diffuso e il lavoro di ufficio non è certo scomparso, ma sta mutando in qualcosa di ibrido. Una cosa che invece è radicalmente cambiata è l’attenzione al benessere nei luoghi di lavoro (psicologico, sì, ma anche fisico) ed è sempre più fondamentale mantenere una buona ergonomia e delle sane abitudini.
Studi recenti collegano la sedentarietà a problemi gravi come diabete, obesità, malattie cardiache, depressione e persino tumori. Restare inchiodati alla sedia non solo danneggia il corpo, ma può accorciarci la vita, ecco (liberi e libere di toccare ferro).
Eppure, è una realtà che viviamo quasi tutti: ore davanti al computer, in auto, o sul divano a guardare la TV. E non è solo una questione di lavoro: anche i ragazzi più giovani trascorrono sempre più tempo seduti, come confermano i dati raccolti nell’ultimo decennio.
Il rimedio? Piccoli passi, letteralmente: alzarsi ogni mezz'ora, fare una breve passeggiata, sistemare la postazione di lavoro per muoversi di più. Anche spezzare la monotonia con pause attive durante la giornata può fare la differenza.
Fellowes - che supporta la newsletter di oggi - ci ricorda con questo interessante articolo, quanto siano importanti strumenti come supporti per la postura, il corretto posizionamento degli strumenti di lavoro e tecniche di stretching per chi lavora al pc. Ogni dettaglio conta: dalla posizione del monitor ai poggiapiedi utilizzati per scaricare il peso dalla spina dorsale.
Molto interessante anche la valutazione online della tua postazione di lavoro, semplice e gratuita.
Tecnologia e benessere vanno di pari passo e investire in piccoli accorgimenti ergonomici non solo può migliorare la produttività, ma anche la propria salute.
Ivrea, piccola cittadina italiana, negli anni '50 divenne il cuore pulsante di una vera e propria rivoluzione tecnologica grazie ad Adriano Olivetti, erede dell'omonima azienda. L’imprenditore visionario e umanista, trasformò la Olivetti in un laboratorio di innovazione non solo tecnologica ma anche sociale. I dipendenti vivevano in un ambiente pensato per il loro benessere, con case moderne, scuole per i figli, e addirittura 10 mesi di maternità retribuita per le madri (quindi, oggi stiamo tornando indietro…).
Se senti di aver fallito più volte durante la tua vita, sappi che sei in buona compagnia. Nel museo dei fallimenti trovi tutte quelle idee che, per un motivo o per l’altro, non hanno mai funzionato. E che non è peccato ricordare, ogni tanto.
Robert Twigger scrive qui un'interessante riflessione in difesa dei generalisti. Sebbene viviamo in un’epoca in cui lo specialista è super ricercato, Robert sostiene che i generalisti siano ancora gli unici che abbiano le capacità di coniugare punti di vista diversi sui loro progetti. Nel suo articolo elenca esempi del contributo che questo tipo di conoscenza multiforme ha apportato all'economia, alle scienze o alla tecnologia.
Per tutto quello che riguarda il Growth Marketing, look no further: un’enciclopedia riassunta in un comodo bigino su Substack, scritto da
. Perché funziona, perché serve alle aziende di qualsiasi dimensione e cosa serve per iniziare.Cosa significa progettare per la Generazione Z? Significa disegnare per una fascia demografica abituata ad un mondo digitale, ma che non si lascia facilmente ingannare da pubblicità o contenuti generici.
Se anche tu, come me, sei alla ricerca di valide alternative a servizi di archiviazione cloud come Google Drive o Dropbox, questo nutrito elenco costantemente aggiornato può aiutarti nella scelta.
Come sempre in questo periodo, fioccano decine e decine di trend report per il 2025, su più settori. In questo Drive ne trovi raccolti un bel po’.
Difficile superare Notion, ma ci sono diverse alternative che ti segnalo e che vale la pena valutare. Tipo Cortex, che è un incrocio tra Notion e Google Docs.
Oppure Notesnook, che è come un taccuino digitale, ma anche di più: è open source, è gratuito, è basato sulla zero knowledge privacy. Compatibile con web app, Desktop, Android e iOS. Se sei un annotatore / annotatrice seriale dovresti provarlo.